Nove mesi fa avevo alcune certezze: facevo l’attrice, ero femminista, ero lesbica.
Poi, ho avuto un bambino.
E le certezze?
Stasera avrete l’opportunità di capire dove siano finite.
Vi avevo già detto che il padre del bimbo è gay? Allora provate voi a spiegare
alla mia ex com’è successo…
Io sono ancora impegnata a spiegarlo a me stessa.
Piccolo giallo per un monologo comico
Prendete un’attrice genovese, trapiantata da anni a Roma.
Immaginate ora un curriculum invidiabile ed eclettico: si è cimentata con drammaturghi del nostro tempo, da Pinter a Mamet, passando per Mark Ravenhill; sulle scene è stata diretta da registi come Giancarlo Sepe ed Egisto Marcucci; l’abbiamo anche vista al cinema, nei film “L’ultimo capodanno” di Marco Risi e in “Animali che attraversano la strada” di Isabella Sandri, in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Bene. L’attrice in questione è Carmen Giardina.
Ora immaginate cosa è successo quando Carmen Giardina ha incontrato Sergio Basso, giovane regista milanese della Compagnia Teatraz (www.teatraz.org), formato alla scuola del russo Jurijj Alschitz, e reduce dal successo de “Le muse orfane” al Teatro Colosseo di Roma.
“Volevo lavorare – dice il regista – su un testo di Claire Dowie, attrice comica britannica, che mette in scena testi scritti da lei stessa. Nel ’93 scrisse “Colando da ogni orifizio”, dove immagina che un’attrice lesbica incappi in una maternità “accidentale”.
Cercavo un’attrice che fosse all’altezza di ingaggiare un braccio di ferro con questo testo, esilarante, paradossale, dai ritmi comici serratissimi. Una perfomer con una grinta tigresca per coinvolgere il pubblico con un’inusuale iniezione d’energia. In un’ora che vola.
Dopo giorni di provini, ho incontrato Carmen…in treno. Io da Milano, lei da Roma… Le ho fatto il provino, ha fatto la valigia, ci siamo chiusi in teatro per due settimane, … “colando” in caduta libera. “Colando” perché il testo è una prova di energia, oltre che di interpretazione: la protagonista deve oscillare continuamente tra i guizzi di Dario Fo e l’arguzia di Lella Costa, come un elegantissimo aliante che si affida all’energia del vento.
Quando siamo usciti, “Colando da ogni orifizio” era lì, di fronte ai nostri occhi. Esisteva.”
La meraviglia del teatro è che si incarna ogni sera diverso.
La meraviglia del teatro comico è che mette in luce le follie del nostro vivere quotidiano – non sempre perché noi possiamo metterle alla berlina, queste follie: ma semplicemente perché possiamo imparare ad amarle, a conviverci meglio. E di questo c’è enormemente bisogno, no?”.
“Carmen Giardina, un’artista davvero mutante, anatomicamente portavoce delle generazioni dotate di cultura famelica e di grazia verbale raffinata e a rullo compressore…una perfomer piena di coscienza”
Rodolfo Di Giammarco, “La Repubblica”
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